Regalare un fiore o una pianta ad una persona cara è considerato sempre un gesto amorevole, ma con il glicine andate sul sicuro, nel linguaggio dei fiori simboleggia amicizia e disponibilità in Cina
ed in Giappone essendo originario di queste terre, ma ha lo stesso significato anche in Europa, nonostante sia arrivato da noi solo nel 1816, in Inghilterra, grazie ad un capitano che lo ha unito al
suo carico mercantile.
L’esemplare più vecchio europeo
infatti si trova nei Giardini botanici reali di Kew, i Kew Gardens a Londra.
Se non siete ancora andati a Londra come suggerito nello scorso articolo per il lillá, andate per il glicine!
Nel nostro giardino sta fiorendo adesso, essendo il genere Wisteria floribunda, più tardivo nella fioritura rispetto al Wisteria
Sinensis.
Sfoggia pian piano la sua bellezza fra le graminacee ornamentali, non fra le erbe officinali, i monaci benedettini non hanno
infatti potuto conoscerlo in epoca medievale, lo abbiamo quindi piantato in una zona del giardino più contemporanea ed è sempre più maestoso e contorto sul gazebo bianco.
Mentre facevamo una delle nostre passeggiate Magda mi ha detto di stare attenta con i semi ed i baccelli, sono tossici, mentre i fiori eduli possono
essere aggiunti anche nei dolci e nelle insalate.
La nota olfattiva del glicine viene classificata come fiorita, verde, dolce, dal greco glycos, dolce appunto.
La fragranza di questa settimana che Magda ha da consigliarci dalla sua bottega è quella
di Lanvin Eclat d’Arpege che evoca anche gli aromi del lillà, ed ecco ancora un richiamo al fiore della scorsa camminata profumata!
E se Londra vi sembra un po’ lontano non perdetevi il glicine fiorito a Firenze nel giardino Bardini!! Semplicemente fantastico! Un tunnel di glicini fioriti! Poesia pura! Ci sono stata qualche tempo fa con Francesco e da non molto sono ripassata davanti al giardino della Foce sempre in Toscana, spettacolo che solo la natura nella sua perfetta semplicità sà regalare ogni anno.
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