Dopo una breve pausa dovuta agli eventi all’abbazia dei due ultimi fine settimana passati, la salvia ci prepara al nuovo week end.
Dal latino “salvus” sicuro, sano, è l’erba perfetta per ripartire.
I Galli ritenevano potesse guarire tutte le malattie, i Romani la consideravano una pianta sacra ed il rito della raccolta spettava a pochi eletti, un cesto di salvia veniva scambiata dai
mercanti olandesi con tre cesti di tè, e poi il suo profumo ci permette di distaccarci emotivamente dalle situazioni negative e di acquisire una visione più ottimistica, dunque salvia a
volontà nel week end!
La salvia è fra le erbe più usate anche in cucina, ve la ritroverete sicuramente su qualche piatto questi giorni, magari nel
pranzo domenicale fuori porta.
Se andare ad Assisi vi consiglio di andare al vivaio giardino Il Lavandeto di Assisi dove con Francesco ho acquistato molte erbe da piantare ai piedi dell’Abbazia
e ci sono anche tanti tipi di salvia da poter riportare a casa, oltre a quelle commestibili ce ne sono molte anche di quelle ornamentali, c’è proprio un giardino ad esse
dedicato.
Fra quelle che crescono nel giardino officinale la mia preferita è quella nemorosa, con le sue spighe fiorite blu violetto
fa un bel contrasto vicino all’achillea dai fiori color paprika. Nell’aiuola di fronte adessa anche quella hot lips da’ il meglio di sè con la fioritura, mentre la salvia ananas fa sbocciare
i suoi splendidi fiori rossi a fine estate, intanto ci delizia con l’aroma delle sue foglie, ottime anche nelle macedonie! Meravigliosi anche i fiori blu intenso della salvia Anthony Parker
che fiorisce a fine estate vicino all’abside dell’Abbazia.
Anche Magda dice che non tutte le salvie sono uguali.
Esistono molte varietà di questa erba ma quella usata dai nasi è la salvia sclarea il cui olio ha delle proprietà rinvigorenti, per questo Nerone la disperdeva sui campi militari così da spronare
le sue truppe in battaglia. Estremamente aromatica, questa nota può essere esaltata con alcuni ingredienti
“aspri” come il rosmarino, il limone, la menta, il basilico oppure creare un netto contrasto con quelli più dolci come il gelsomino, il bergamotto o l’ylang-ylang.
L’aroma della salvia sclarea
è tonificante e rilassante sia per il corpo che per la mente, fresco e ambrato allo stesso tempo, è una nota unica per profumi raffinati.
Aveva fatto una bellissima
fioritura qualche anno fa in giardino ma poi è scomparsa, ne avevamo pianate diverse in quel punto, anche quella purpurea e quella aurea, ma evidentemente non hanno trovato il loro luogo e
terreno adatto.
Quelle
officinali invece crescono un po’ più lontano da quella zona, le abbiamo piantate in ricordo di Roberto e Maria ed utilizzate per l’allestimento del loro matrimonio qualche anno fa. Anche gli
originali sottobicchieri in stoffa colorati che ci avevano lasciato in regalo ci ricordano loro, stanno sotto le candele come centrotavola nella sala colazioni!
Secondo un'antica tradizione infine
la Salvia
officinalis può essere utilizzata per curare un'eccessiva sudorazione: si prepara un infuso con la Salvia officinalis e si
praticano tamponamenti della zona da trattare.
Meno sudorazione con l’officinalis
ed una fresca macedonia con quella ananas è quello che vogliamo per stare bene sabato e domenica!
Dopo una rinfrescata ci sta proprio
bene un giro nella bottega di Magda per una spruzzata di profumo del maestro Lorenzo Villoresi, la salvia è una delle note
olfattive più usate da lui, soprattutto nei suoi profumi più rinomati come UOMO, ACQUA DI COLONIA E THESEUS.
E a questo punto siamo freschi,
rilassati, profumati e salvi nel week end!